(Ehm ehm)
In fondo agli abissi dell'Oceano viveva un'aragosta di nome Sebastian. Tutti i pesci del mare, di colori iridati e meravigliosi, lo ammiravano, perchè, per via del suo colore, gli attribuivano forza, dinamismo e vitalità.
Certo è che Sebastian, benvoluto da tutti gli esseri marini, con quel suo rosso-arancio stimolava sfortunatamente anche l'appetito degli umani che, dall'alto della loro barca lo osservavano muoversi mentre si immaginavano di fronte un bel piatto caldo e succulento.
La povera aragosta si rintanò per giorni, impaurita, nella sua tana, pensando che il suo colore troppo sgargiante e vivace sarebbe stata la causa della sua morte, finchè in sogno gli apparve la sua mamma, che, catturata da due pescatori, era finita nella zuppa del pranzo di Ferragosto.
Dopo averlo incoraggiato, lo convinse ad uscire da quel buco, ricordandogli che non si può vivere scappando, ma bisogna accettare quel che si è . Superata la paura, presto nel piccolo Sebastian risalirono i livelli di autostima perchè, proprio quel rosso-arancio che tanto lo spaventava, lo aiutò a trovare la sua metà, che proprio di questa sua caratteristica si era innamorata. I due si sposarono, furono catturati insieme durante i festeggiamenti e finirono in luna di miele in un piatto come aragoste alla catalana.
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